Il monastero di S. Anna

Così come appare oggi il monastero di Sant’Anna è l’espressione di una sovrapposizione di fasi costruttive differenti e di acquisizioni successive (che hanno fatto sì che all’interno del convento si trovi inserita la casa dell’Alunno e la sua bottega, con graffiti autografi).Sappiamo che fu fondato ex novo da Fra Paoluccio Trinci (membro della famiglia che allora controllava Foligno), probabilmente fra il 1385 e il 1388. Qui si raccolse un gruppo di donne, per lo più di nobile e ricca discendenza, che volevano vivere nella preghiera, nella povertà e nella condivisione, sull’esempio di san Francesco, senza però prendere i voti monastici. Sicuramente dall’ultimo decennio del Trecento vi troviamo presente Angelina di Montegiove, parente di fra Paoluccio, che diviene la figura di riferimento per il Monastero. Nel 1403 Angelina e le sue sorelle ottengono dal Papa il riconoscimento ufficiale della loro congregazione che rappresentò la guida anche per altri monasteri di Terziarie Francescane sorti in quel periodo. Il monastero, dedicato a S. Anna, fu da subito denominato anche delle Contesse a testimonianza del lignaggio delle donne che vi entravano e tale caratteristica mantenne per quasi tutta la sua storia. In particolare nel XVI secolo fu suora all’interno del monastero suor Anna de Conti, nipote di Sigismondo, segretario del pontefice, intellettuale e letterato. Ministra nel 1557 e nel 1578, portò una ricca dote ed ereditò la tavola di Raffaello, nota come La Madonna di Foligno, che fu collocata nella Chiesa del monastero. Portata dai soldato napoleonici a Parigi, è oggi conservata ai Musei Vaticani. Al suo interno il monastero è ricco di affreschi, databili soprattutto al XV-XVI secolo, che decorano la cappella, il refettorio, il coro e i chiostri e che consentono una sicura ricostruzione della spiritualità delle origini e di quante nei secoli l’hanno abitato.
La storia più recente ha visto il lavoro congiunto della soprintendenza e delle suore, per recuperare e rivitalizzare le strutture del monastero, sorprendente testimonianza della vitalità e attualità del nostro passato religioso, culturale e artistico che le Terziarie Francescane con rara forza hanno conservato e trasmesso nei secoli, per metterlo ancora oggi a disposizione di tutti.

 

Per saperne di più :
E. Menestò (a cura di), Le terziarie francescane della Beata Angelina: origine e spiritualità. Atti del convegno di studi Foligno 13-15 luglio 1995. Spoleto 1996
V. Cruciani, Il giglio e il fuoco. Origine e sviluppo del monastero di S. Anna di Foligno. Foligno 2001.
R. Pazzelli, M. Sensi, La Beata Angelina da Montegiove e il movimento del Terz’Ordine Regolare Francescano femminile. Roma 1984.

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